Luna abbracciami


Ormai è più di una settimana che dormo con la luce della luna piena addosso e scrivere il primo post con la tastiera “qwerty” del Nokia E72 non è di certo una passeggiata.

La guardo dalla finestra, mentre si muove quatta quatta e disegna, con il suo riflesso, linee geometriche particolari attraverso la finestra.

La speranza è che la luna sortisca un effetto positivo anche se ieri sera ho respirato solo morte.

Per il primo anno lei non c’è, lei che amava così tanto l’Italia, lei più italiana di molti altri che parlano la nostra lingua.

Le bimbe sono affettuose e la piccolina mangia la porzione di lasagne di un adulto; la grande invece ama il mio “vola vola” ma parla con naturalezza il tedesco che purtroppo non riesco a comprendere.

Ho talkato con lui, quest’anno forse un po’ meno sulle sue.  Gli inviti verso noi “nordafricani” si sono sprecati ma tra un mesetto saremo in quattro e, dopo tanti rinvii, non so davvero se l’anno possa essere quello giusto.

Mi ha dato una nuova email e mi ha detto di fargli sapere quando nascerà il piccoletto: per la seconda volta in pochi minuti rimango di stucco riscontrando un atteggiamento assolutamente ed inaspettatamente “meridionale”.

Mi dice con entusiasmo che a Colonia tutti inviano una email con la foto del neonato appena possono.

Io no, le news solamente sul blog, ma credo che questa volta farò un’eccezione.

Comunque, anche se l’argomento è tabù, lei non c’è e questo è il problema vero di noi tutti che l’amavamo.

Una battuta pungente in inglese, un sorriso maliardo, uno sguardo che significava sempre qualcosa di concreto.

Vorrei tanto poterne parlare tramite chat, tramite email, a voce, ma come fare? L’amicizia è una cosa seria ed evidentemente non si può concedere a tutti…

Intanto la luna continua ad illuminare la camera quasi a giorno e, nonostante l’aria rigida, mi riscalda il cuore. Per quanto possa addormentarmi con la paura di morire e di abbandonare questa bell’avventura in maniera piuttosto frettolosa, osservare la luna mi lascia sempre un barlume di speranza in un futuro diverso.

Alla fine è proprio vero, per fare centri pensieri bisogna passarci, ma questo non toglie il mio strano ed innato ottimismo per il futuro, un po’ paradossale ed incomprensibile con il resto di me, ma tant’è.

A questo punto non ci resta che giocarcela!


Una risposta a “Luna abbracciami”

  1. Ciao Enrico, la luna ha sempre un potere magico ed ogni tanto occorre guardarla con gli occhi dei bambini per ritrovare un po’ di ottimismo e di speranza.
    Un po’ di tempo fa ti avevo chiesto di poter utilizzare una tua foto per un quadro, se vuoi vederlo vai sul mio blog. Poi magari te lo porto sotto l’ombrellone!!!
    Se non ti dispiace te ne chiederò sicuramente altre.
    Francesca

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