Le incredibili boldrinate


Ci propinano sempre la solita storia, vogliono essere tutto e il contrario di tutto, milanisti e interisti allo stesso tempo, cacciatori e prede, master e slave, leone e gazzella, capitalisti e anticapitalisti, maggioranza e opposizione, governo con il job act e sindacato con il finto sciopero generale.

Da una parte dicono ai dipendenti e agli operai di lottare per i loro diritti e per l’articolo 18 mentre dall’altra ci dicono che la precarietà è il nostro futuro, che il migrante è l’avanguardia di questa globalizzazione…

Laura Boldrini dixit: “la precarietà sarà il nostro futuro stile di vita”. Non si può, del resto, chiedere troppo a un partito come SEL: un partito che fa dell’antifascismo in completa assenza del fascismo l’alibi per accettare silenziosamente la contraddizione capitalistica e i rapporti di forza egemonici; che illude il suo elettorato che il massimo grado di emancipazione possibile sia il matrimonio gay e la libertà ‘transgender’; che pensa che il nemico oggi sia il comico Beppe Grillo e non la finanza internazionale che svuota la sovranità democratica degli Stati e produce genocidi finanziari come quello che si sta abbattendo sul popolo greco. Il primo compito di un comunista, diceva Louis Althusser, è quello di non raccontare e di non raccontarsi delle storie. Anche in questo, signora Boldrini, emerge nitidamente il vostro disinvolto transito, armi e bagagli, dalla lotta contro il capitale alla lotta per il capitale.

Diego Fusaro


Una risposta a “Le incredibili boldrinate”

  1. Non posso che essere d’accordo con te. Questa signora era partita bene ma arriva decisamente male e spesso fuori luogo. Mi piace molto la definizione che usi “genocidi finanziari” . La vera guerra incruenta ? no, crudele tanto quanto ogni guerra!

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