La sconfitta: analisi incomprensibile


OLIVIERO DILIBERTO: ORA RICOMINCIARE DA FALCE E MARTELLO

“A questo punto dobbiamo ricominciare da capo e ricominciare dai vecchi simboli”, la falce e martello. Lo dice il segretario Pdci, Oliviero Diliberto, dopo il tracollo elettorale della Sinistra arcobaleno e aggiunge: “Berlusconi ha vinto di 10 punti percentuali, la sinistra e’ praticamente scomparsa: bel risultato ha raggiunto Veltroni”.

Cioè, secondo Diliberto, la sinistra della falce ha perso perché la “simbologia” non era quella giusta…

Io penso invece che la simbologia non centra nulla.

Gli operai, o se qualcuno preferisce, i proletari del nord, hanno votato in massa la Lega perché non gliene importa nulla del comunismo mentre sono ormai troppi anni che la loro condizione non migliora.

Probabilmente hanno deciso di provare a cambiare strada, magari se il grano che pagano gli rimane sul posto e si tramuta in farina con un po’ di federalismo fiscale, magari in questo caso staranno concretamente un po’ meglio.


9 risposte a “La sconfitta: analisi incomprensibile”

  1. No, è una lettura parziale, quella che hai fatto. Sul perchè della sconfitta credo che si debbano interrogare a lungo (ammesso che riescano a capire che cosa sia successo). Dire che è necessario ricominciare da capo (dalla falce e il martello) non significa dire che hanno perso perchè li avevano tolti dal simbolo. Francamente io credo che al nord di proletari (cioè persone ricche solo della loro prole) non ce ne sono più molti. Credo invece che come hai detto le priorità lassù siano altre e che la lega lo abbia capito. Staremo a vedere cosa faranno. Nella legislatura preProdi non mi sembra che il polo abbia soddisfatto molte delle aspettative di chi aveva votato lega, ma evidentemente adesso, col 10% le cose possono cambiare.

  2. La penso esattamente come te: certo è che deve essere stato un brutto colpo per loro ed è quindi comprensibile che se ne cerchi la colpa ovunque.
    Purtroppo la forte ideologia (di destra e di sinistra) è scomparsa in Italia ma anche negli altri Paesi dove, a ben vedere, c’è sempre di più, tra maggioranza e opposizione, una “corrispondenza d’amorosi sensi” molto accomodante, direi quasi di centro, che lascia poco spazio ai movimenti alle “estremità”.

  3. la sinistra è scomparsa perchè han fatto piangere tutti
    veder calare così le braghe x mantenere un posto in parlamento non solo è patetico, è ridicolo
    “noi faremo tornare i militari dall’iraq” e hanno finanziato le missioni all’estero
    “il nostro primo dovere è salvaguardare i lavoratori” e ci hanno scippato il tfr, e la finanziaria ci ha prosciutato le tasche
    la sinistra?
    pagliacci
    persi sulla strada lastricata di buone intenzioni del potere

  4. per me c’è un motivo non detto del perchè le lega ha preso molti voti…
    si dice che ha capito la gente, ma secondo voi in che cosa l’ha capita (almeno al nord), solo nel federalismo fiscale oppure anche in altro?

    Aiutino: vi ricordate i manifesti?

  5. comunismo? i primi a non crederci sono stati i leader di partito.
    Mi viene in mente il mondo operaio, tradito. I pacifisti, traditi.
    Insomma hanno dato alla loro gente un esempio che non è piaciuto e hanno poi raccolto quello che avevano seminato, niente di più

  6. capo. Intendi i manifesti con i pellerossa ? Se così fosse, il fatto avvalorerebbe nella mia mente l’idea che mi son fatto degli italiani, ovvero un popolo che oltre a dimenticare la propria storia, ha dimenticato (o non ha mai studiato) la storia degli altri paesi, oppure crede ancora a quello che il cinema americano gli ha raccontato per decine di anni. L’unica cosa su cui potrei concordare è che non è stata mai fatta, né a destra né a sinistra una politica seria per quanto riguarda l’immigrazione. D’altronde l’alleato della lega di oggi è la stessa persona che se non ricordo male, qualche tempo fa era andato in Albania a buttare, in lacrime, una corona di fiori in mare dove era affondato un gommone di immigrati. Ma, si sa, in questi tempi moderni, quello che si pensa, quello che si dice, quello che si fa e quello che si fa apparire è molto difficile che siano la stessa cosa.
    Enrico. D’accordo con te. Alla fine è probabile che siano rimasti adesi alla filosofia (e ai partiti che la rappresentano) solo quelli che sono davvero gli ultimi proletari di Italia, il cui numero come ho già detto, potrebbe essere davvero complanare con la somma delle percentuali ottenute dalla sinistra estrema. Boh… è una ipotesi…

  7. La bastonata subita dalla carovana variopinta capitanata da Bertinotti è stata davvero disastrosa.
    Il problema – a mio avviso – non è cadere ma non percepire le ragioni della caduta. Purtroppo quel
    che s’è visto fin’ora – in termini di reazioni e autocritica, dico – non consente affatto ottimismo ché se autocritica c’è stata questa, fin’ora, ha avuto il sapore stantio del vittimismo. Ripartire, poi, dalla “falce e martello” da l’impressione di aver a che fare con la solita nomenclatura
    paranoide in cerca di scampli di popolo. Purtroppo la situazione è molto più complicata/complessa (anche attribuire tutta la colpa della disfatta elettorale al Pd mi convince solo fino ad un certo punto): l’inquietudine per lo sganciamento materiale delle nuove realtà produttive, l’indebolimento del radicamento territoriale, l’arcaismo dell’ordine smbolico e del linguaggio hanno lasciato, a mio avviso, il vuoto in cui, mi pare chiaro, la Lega è riuscita ad avanzare. Con prepotenza.

  8. LeoPondolo. volevo dire solamente che in Italia sta aumentando il razzismo ed il senso di insicurezza. Ovviamente non è un bene e non c’è di andarne fieri.

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