Indignatissimo!


Premessa: io non sono anarchico e sono contrario ai black bloc (ammesso che esistano).

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso «preoccupazione per le inammissibili violenze»

Ma perché le speculazioni finanziarie non sono più che “inammissibili violenze”?
Le speculazioni finanziarie creano moltissimi più morti che i feriti di oggi.
I casini di oggi erano ampiamente prevedibili mentre le speculazioni finanziarie, il signoraggio bancario, il debito pubblico sono dei tumori che strisciano subdoli dentro di noi e quando ce ne accorgiamo siamo già belli che schiattati.
Presidente, dovresti parlarne tutti i giorni e chiedere giustizia per il tuo popolo!

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha invece parlato di «incredibili livelli di violenza raggiunti da un nutrito gruppo di facinorosi» e di «un segnale molto preoccupante per la convivenza civile».

Qui ci sarebbe da scrivere un tema ma sintetizzando…la violenza non la fai pure te con tutte le sparate che fai assieme a quelle del “nutrito gruppo di facinorosi” che stipendi? Inoltre, la convivenza civile caro Silvio bisogna cercarla partendo da quel senso di giustizia sociale che proprio ti manca perché mentre te la godi tra una festicciola ed un’altra la gente qui non sa più come cazzo fare e non sarai di certo ricordato come uno statista ma come un affamatore del popolo.

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha invece evocato l’ipotesi di un raduno nella Capitale del «peggio di tutta Europa». «Erano mesi – ha aggiunto il sindaco – che su internet c’erano appelli per venire tutti a Roma. Infatti la polizia si è preparata, ha fatto tutto il possibile, ma le condizioni sono obiettivamente difficili. Siamo di fronte a molti violenti dentro a una manifestazione di persone pacifiche».

Caro sindaco, non so chi siano realmente sti black bloc, ma il peggio d’Europa per me è la BCE che sicuramente fa più morti di ogni altro gruppo organizzato. Se da mesi su Internet c’erano appelli per venire a Roma la polizia si sarà organizzata, no? Vuoi che le forze dell’ordine (che pertanto sapevano in anticipo) non riescano ad ingabbiare qualche centinaio di incappucciati vestiti di nero (pertanto ben visibili)? Dove sono gli arresti? Dove sono le identità? Chi c’è dietro questi black bloc? Per me se in una piazza ci sono tutti questi violenti le forze di polizia ne dovrebbero prendere uno a uno e portarli in galera ed invece mi sa tanto che anche sta volta non succederà. Come più volte detto, pensa alla tua rielezione che sarà dura da ripetere…

Angelino Alfano: «Il Paese per uscire dalla crisi ha bisogno di un governo che governi e di gente che, anziché sfasciare le vetrine, costruisca opere e faccia cose buone per il bene dell’Italia e degli italiani».

Da che pulpito vengono queste parole, comunque sono parzialmente d’accordo ma con qualche aggiunta. Direi pertanto che ci serve un governo che governi e non pensi solamente ai cazzi propri (che poi sono quelli di uno solo) che non sfasci la società ed un popolo intero, che costruisca opere sensate e non quelle minchiate tipo il ponte sullo stretto (che ancora stiamo pagando i progetti e non so quante persone che stanno lì a sgranocchiare) e che faccia cose buone per il bene di tutti noi. Ecco, la prima cosa buona da fare sarebbe dimettersi e cercare di non presentarsi più…mai più!

Maurizio Gasparri: «I protagonisti delle violenze di queste ore a Roma non hanno nulla a che vedere con i movimenti pacifici di protesta che si stanno svolgendo in altre parti del mondo. Del resto, con tanti esponenti delle sinistre che usano linguaggi sbagliati è facile che poi qualcuno traduca in aggressioni quelle parole».

Qui siamo al genio incontrastato della politica italiana. Se tutti dovessimo prendere sul serio le parole di Gasparri dove arriveremmo? Se in quasi tutte le “altre parti del mondo” ci sono manifestazioni pacifiche significa che la gente dà ai propri politici un po’ di fiducia ma noi (italiani) come facciamo ad avere fiducia di voi (politici)??? Mi dispiace ma non si può proprio.
Qui ormai non c’è da turarsi il naso, c’è solo rimasto da tenere stretto il deretano.

«È indispensabile una condanna corale e inequivocabile – ha commentato il segretario Pd Pier Luigi Bersani- di ogni atto di violenza e un rigoroso isolamento dai movimenti, che hanno manifestato pacificamente, di chi si è reso protagonista di questi gesti inaccettabili».

Secondo me è indispensabile una condanna corale e inequivocabile alla situazione di oggi.
Un governo assente ed impegnato solo su personalismi inaccettabili. Una opposizione inesistente che credo sia collegata collusa con il potere più di quanto ognuno possa pensare. Litigate in parlamento, in tv e sui giornali ma poi vi siedete allo stesso tavolo quando è ora di fare la pappa eh?
Come detto in precedenza, la violenza è un’altra. La violenza ad esempio è quella perpetrata dallo stato che vuole i soldi subito ma ti paga dopo 6 mesi, un anno, due anni ed intanto tu fai gongolare le banche e poi, quando arriva il momento di incassare sei già morto…morto!


3 risposte a “Indignatissimo!”

  1. Ho letto con interesse la recensione ai commenti…
    Complimenti! È perfetta secondo me. E anche ben scritta. Ed è comunque veritiera.

    Però (pare ci sia sempre un però…), mi ha spinto a riflettere su una cosa: forse alla fine resteranno parole disperse nel vento. Come i milioni di fiumi di parole che si fanno quotidianamente a riguardo. Purtroppo. Bè, sarebbe davvero bello (per me che mi diletto a scrivere libri e canzoni) riuscire a vedere almeno per una volta che le parole si trasformino in cambiamenti reali. Chissà se mai potrò vedere realizzata questa “magia” del Pensiero 🙂

    Anch’io (come tanti) cerco di trovare la soluzione. Sarebbe disumano non tentarci, in una simile circostanza. Parlo della situazione assurda in cui è caduta la nostra Italia…

    Io sono arrivato a una mia conclusione personale:
    l’Italia FU un grande Paese, e ora non lo è più.
    Ma non per un discorso politico, bensì etico e culturale.
    I discorsi politici secondo me forse è meglio evitarli, poichè sono diventati troppo poco politici e molto pragmatici. Incongruenti. Di parte. Inutili…
    Non c’è più il senso di rispetto reciproco, né quello di solidarietà, né tantomeno quello di benessere nazionale.

    …L’unica cosa che c’è in Italia, al di la delle belle parole, è un fortissimo sfrenato bisogno di individualismo onnipresente e dilagante che serve esclusivamente a NASCONDERE il desiderio INDIVIDUALE di “sentirsi qualcuno” in un Paese manipolato dalla pubblicità e dalle multinazionali. Senza tralasciare il giornalismo, che a sua volta, è molto più simile al fanatismo che all’Informazione (purtroppo). Talvolta a scopo di lucro e talvolta per disperazione.

    …L’Italia è un Paese FANTASTICO che è stato deturpato dagli estremisti e dalla criminalità organizzata. Senza criminalità organizzata e senza estremisti, l’Italia sarebbe tutt’ora una Nazione stupenda e piena di risorse. Questa è la verità a mio avviso. L’Italia è stata rovinata (e continua ad esserlo) da due fronti:
    – Dagli estremisti e tutte le manipolazioni mediatiche…
    – Dalle multinazionali pilotate dalle banche…

    Questi due fronti muovono (ognuno nelle proprie capacità) la politica, la giustizia, il lavoro e l’andamento nazionale globale dell’Italia. Il resto è solo fumo negli occhi.

    Io sono del parere che l’unica idea concreta attuabile in poco tempo, sia quella di creare una sorta di “civiltà parallela” che funzioni come si deve. Quindi di lasciar perdere le chiacchiere e cominciare a costruire questa “nuova società” assieme a chi la vuole costruire, infischiandosene di quello che fanno gli altri. Non è poi tanto difficile, no?! 🙂

    Il mezzo migliore lo offre la rete. Basta mettersi d’accordo e farla. Appena comincerà a funzionare, le masse aderiranno automaticamente. Sia per la logica convenienza che per “ultima moda da seguire”… 😉 Ne sono sicuro al 100%!

    Forse è la soluzione più banale di tutte, ma a mio avviso è anche la più logica e semplice da attuare. Basta un po’ di buona volontà e semplice organizzazione. Basta mettersi d’accordo e il cambiamento si avvierà da se. Individuo dopo individuo. Si sceglie un NOME per questa “nuova civiltà”, le regole che la rappresentano e si comincia! Basta un po’ di pubblicità e passaparola.

    Ovviamente il primo obbiettivo dovrebbe essere quello di persuadere la gente a MOLLARE tutto questo attuale accanimento verso l’attuale sistema.

    Un esempio forse un po’ banale per capirci:
    20 muratori si mettono a costruire una casa, ma non ci riescono perchè non sanno trovare il giusto equilibrio che gli permette di accordarsi sul COME portare a termine quella casa… Che si fa??? …Un paio di loro cominciano ad accordarsi equamente e rispettosamente e cominciano DA SOLI a costruire quella casa, mentre i restanti continuano a blaterare… Secondo la più elementare logica immaginabile dopo un po’ un altro paio raggiungeranno il primo gruppetto e poi uno alla volta, piano piano, anche i restanti aderiranno. Perchè dovranno riconoscere per forza di cose il fallimento delle “chiacchiere” e le potenzialità di una complicità basata sul rispetto e sull’equità senonchè della meritocrazia.

    Basta rimboccarsi le maniche e cominciare a “RIFARE TUTTO DA CAPO”. E perchè no, anche uno strumento di scambio parallelo all’attuale sistema monetario. Parallelo perchè altrimenti non sarebbe verosimile e rischierebbe di sfociare nell’illegalità. Così come è legale “offrire il nostro tempo e le nostre capacità a chi fa altrettanto con noi”.

    Lo so, lo so, la mia intuizione finisce col puntare il dito contro l’attuale sistema monetario, ma “a conti fatti” è proprio per via dell’attuale sistema monetario che le cose vanno sempre peggio. Allora perchè non usare meglio il cervello per creare una valida alternativa anzichè fiumi di parole inutili? (lo sono anche le mie purtroppo!)

    Di conseguenza “rovesciare i governi”, è secondo me soltanto una idea inutile, atta a “spodestare qualcuno da rimpiazzare”. Un’idea che non risolverebbe mai i problemi reali che si sono venuti a creare. E che porterebbe qualsiasi “nuovo governo” allo stesso punto di quello attuale al massimo entro un paio di anni! Idem per le multinazionali.

    Io dico che c’è *tutto da rifare* e che bisognerebbe cominciare a farlo al più presto! Ma per farlo serve TEMPO e tenacia (oltre alla buona volontà). È impensabile riuscire a creare qualcosa di buono (e nuovo) quando si è costantemente e perennemente presi dalle chiacchiere, dalla satira, dalle critiche e infine da atti di violenza.

    In fretta perchè adesso esiste ancora uno stralcio di libertà che può permettere a tutti di cominciare a costruire qualcosa di buono. Poichè potrebbero arrivare presto “tempi duri” che non permetteranno più a nessuno di fare nulla!

    Ma per fortuna non è ancora così. Quindi:
    basta con le chiacchiere e gli attacchi all’attuale sistema, e forza con le buone idee da mettere in pratica! 🙂 …Perchè se tutto dovesse degenerare in rivolte, guerre civili e colpi di stato, col cavolo che si potranno più sistemare le cose. E non lo dico io ma la storia dell’umanità. O mi sbaglio?

    La storia ci insegna che le guerre (specialmente quelle moderne) servono a ben poco se non a peggiorare ulteriormente lo stato delle cose! Ne abbiamo la conferma “a due passi da casa”… Stanno ancora a SPARARSI!

    Se la disoccupazione e il malessere generale spingono verso la violenza e verso l’indignazione, quello è il momento giusto per cominciare ad usare il tempo a disposizione in modo costruttivo anzichè distruttivo. Ne sono certo! …E COSTRUIRE non significa *ribellarsi al sistema*, ma INFISCHIARSENE e cominciare a creare ciò che si vuole costruire. Da soli, o meglio, con chi ne ha davvero voglia.

    Penso che se la gente non la smette di sprecare il proprio tempo e le proprie energie, cercando ostinatamente di gridare e prendere a pedate il “cavallo morto” (che non si rialzerà), allora niente e nulla si potrà realizzare. E la scena continuerà all’infinito: il fantino anzichè proseguire verso il traguardo, resterà a prendere a calci il suo cavallo ormai stecchito.
    …rendendosi al meglio che gli vada, ridicolo e incapace di arrivare a destinazione (seppur senza più il cavallo).

    **********

    Mi scuso per la lunghezza del post, ma non sono riuscito a tenere ferme le dita pensando a questo argomento. E mi scuso anche per qualche *maiuscola* che ho usato per sottolineare e non per “gridare” alcuni punti.

  2. sono incazzatissimo per lo scippo del mio tempo e sono indignaatissimo perchè a pagare sono i soliti. Basta, sono pronto a combattere questo schifo di andazzo

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